Durante le ultime Olimpiadi tenutesi a Londra, il velocista giamaicano e attuale campione del mondo Yohan Blake ha fatto notizia per i suoi ottimi risultati. Sotto l’ombra del connazionale Usain Bolt, ha conquistato le medaglie d’argento nei 100 e 200 metri sprint e l’oro negli sprint 4 × 100 metri. Ma un fatto che pochi sanno è che queste medaglie erano in pericolo a causa di … un orologio!
Come sapete, Omega è il cronometrista ufficiale dei Giochi Olimpici. La regola 40 della Carta Olimpica vieta ad atleti, allenatori, giudici e funzionari di esporre o promuovere qualsiasi marchio, a meno che non sia uno di quelli che sponsorizzano ufficialmente questo evento. La mancata osservanza può comportare una sanzione o addirittura la squalifica dell’autore del reato.
Disobbedendo a queste rigide regole durante la competizione, Yohan Blake ha indossato un prototipo di Richard Mille. Basato sull’RM038 Bubba Watson, sfoggiava i colori verde (finiture interne e corona) e giallo (cinturino in velcro e indici) della bandiera giamaicana. Nel frattempo Usain Bolt, ambasciatore di Hublot, non ha seguito l’esempio, risparmiandosi ulteriori polemiche. Il gioco di marchiatura è andato avanti. Quando qualcosa è proibito, l’unica cosa che si ottiene è generare più interesse in essa. E se dovessero sanzionare il velocista, tutti parlerebbero dell’orologio felice, realizzando esattamente ciò che la Carta Olimpica vuole evitare. Secondo il CIO, questi rigidi controlli sono necessari per attrarre e proteggere gli interessi degli sponsor aziendali dei Giochi.
Cosa ne pensi dell’orologio che indossa Usain Bolt?